Seconda Parte: La vicenda giudiziaria



Il 13 dicembre 1989 si chiusero dopo 7 lunghi anni, 4 arresti e infinite perquisizioni, le indagini sui sardi con una sentenza-ordinanza di assoluzione.
Da quel momento a condurre le indagini sul MdF fu esclusivamente la Procura di Firenze nelle persone di Pier Luigi Vigna, Paolo Canessa, Francesco Fleury. Il braccio armato della Procura era rappresentato dalla SAM, la Squadra Anti Mostro, fondata pochi giorni dopo il delitto di Vicchio (1984).
Dal 1986 a capo della SAM era arrivato in sostituzione del dottor Sandro Federico, Ruggero Perugini, poliziotto dal notevole curriculum, specializzatosi a Modena in criminologia clinica e perfezionatosi all'Accademia di Quantico in Virginia.
Ruggero Perugini si convinse dopo anni di ricerche e minuziose indagini di esser riuscito a dare un nome e un volto all'inafferrabile serial killer delle coppiette toscane. Un unico assassino che aveva colpito dal 1968 al 1985 e che rispondeva al nome e alla fisionomia di Pietro Pacciani.
Fu proprio Perugini il più grande accusatore di Pacciani, colui che ancora oggi, almeno nella vulgata popolare, viene considerato il Mostro di Firenze
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